Capelli colorati…Diversi tipi di tintura…

I diversi tipi di tintura 

Capelli colorati

Secondo le esigenze individuali si possono scegliere tre diversi tipi di tintura:

• lo shampoo colorante o la lozione a breve termine;

• la tintura semipermanente;

• la tintura a lunga durata o permanente.

In più ci sono le tinture naturali, che sono assolutamente innocue, ma non offrono molta varietà di Colori.

Shampoo colorante e lozioni a breve termine. Lo shampoo colorante modifica il colore di qualche tono mentre lava i capelli, e copre quelli bianchi se non sono troppo numerosi. Si tratta dunque di una colorazione molto blanda. La lozione invece si applica dopo uno shampoo tradizionale: si lascia agire per circa un quarto d’ora, e poi si risciacqua.

Questi prodotti colorano solo la parte esterna superficiale dei capelli (per questo il loro effetto è di breve durata) e, non penetrando al loro interno, non ne alterano la struttura; quindi il rischio di inaridimento o di altri danni è molto limitato. Basta poi qualche lavaggio per tornare al proprio colore naturale.

Tintura semipermanente. Di solito è una crema di facile applicazione, composta da coloranti miscelati con particolari solventi che ne aumentano la capacità fissativa, in grado di rendere la tinta più intensa, più scura, con riflessi blu, miele o dorato, platino o mogano, con sfumature rosso tiziano e via dicendo. La sua azione è superficiale, e il colore rimane sui capelli per un tempo piuttosto limitato: 2-3 settimane al massimo.

È un tipo di tintura che non contiene né ammoniaca, né sostanze ossidanti, tranne per qualche preparato maggiormente schiarente che ha nella formula acqua ossigenata  seppure a basso volume.

Tintura permanente. Questo prodotto permette di cambiare radicalmente la tinta dei capelli, perché ne modifica il colore in profondità: penetrando nel fusto, ‘distrugge’ completamente la melanina, il pigmento naturale, o una tinta fatta in precedenza, così da permettere al nuovo colore di fissarsi al posto del primo.

Qualsiasi tintura permanente, di qualunque colore sia, contiene ammoniaca, che apre le squame del capello e penetra nel fusto, e acqua ossigenata, che ossida e quindi altera la melanina. Quando le squame si richiudono, il colorante, che è insolubile, resta prigioniero all’interno del capello, cioè si fissa.

La possibilità di allergie riguarda quasi esclusivamente questo tipo di tinture, perché durante il tempo di posa alcune molecole passano attraverso la cute e penetrano nelle radici del capello. Se l’organismo le percepisce come ‘nemiche’, specialmente in soggetti già sensibili, si scatena una reazione allergica.

Quando si effettua una tintura permanente, dopo l’ultimo risciacquo è indispensabile un impacco di balsamo, che ristrutturi i capelli, li ammorbidisca e li renda lucenti.

È comunque sconsigliata se si hanno capelli sfibrati, deboli, molto fini e già ‘stressati’ da permanente o stiratura: in questi casi, è preferibile usarne una formulata con pigmenti naturali.

È rigorosamente proibita durante la gravidanza, perché le sostanze che contiene, se assorbite dalla pelle, possono provocare danni anche gravi al feto.

Tinture naturali. Il colorante di origine vegetale più noto (lo usavano già gli Egizi e i Babilonesi) è l’henné. Si tratta di una polvere ricavata dalle foglie di henna, un arbusto subtropicale diffuso in Africa e Asia, che in autunno sono pigmentate di rosso-arancio, mentre in primavera sono incolori, ma ricche di acido tannico dalle proprietà curative: perciò si usano quelle autunnali per colorazioni o riflessi, e le altre per impacchi ristrutturanti. Non dovrebbe causare irritazione cutanea, ma può, in rari casi, provocare una reazione allergica.

L’henné conferisce riflessi rossorame ai capelli scuri, o rame dorato a quelli chiari; oggi però lo si può anche trovare in preparati che, integrati con altri coloranti per lo più sintetici, danno tinte diverse. Se applicato sui capelli già decolorati o trattati con una permanente, può dare un sultato ben diverso dalle aspettative. Bisogna perciò applicarlo sui capelli naturali, oppure attendere qualche mese dopo l’ultima decolorazione o permanente prima di utilizzarlo. L’henné comunque rinforza e ristruttura il capello, quindi non lo danneggia: tuttavia, tende a renderlo più secco.

Per quanto riguarda le altre tinture naturali reperibili in commercio, si tratta in genere di preparati a base di pigmenti ricavati da piante (camomilla per schiarire, mallo di noce per sfumature castane, rabarbaro o curcuma per tonalità dorate) che di solito non danneggiano i capelli.

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