Il trattamento con gli idrossiacidi…I trattamenti antinvecchiamento…

Il trattamento con gli idrossiacidi

Idrossiacidi

L’impiego di un gruppo di acidi naturali estratti soprattutto dalla frutta, gli idrossiacidi, ha permesso di effettuare un notevole passo avanti nel trattamento della pelle invecchiata attraverso l’esfoliazione superficiale.

Gli idrossiacidi sono una famiglia abbastanza numerosa che comprende, tra gli altri, l’acido glicolico, l’acido citrico, l’acido malico, l’acido tartarico, l’acido lattico. Ciascuno di questi acidi possiede caratteristiche particolari che saranno esaminate singolarmente.

L’acido glicolico

L’acido glicolico è il più noto e utilizzato della famiglia; ricavato dalla canna da zucchero, esso esercita sulla pelle una notevole azione levigante. È indicato per pelli invecchiate e ipercheratosiche, anelastiche e rilasciate, grasse e acneiche, e anche per pelli con macchie melaniche.Ciò che differenzia l’acido glicolico dagli altri idrossiacidi è una struttura molecolare più fine che gli consente una maggiore capacità di penetrazione fra le cellule cheratinizzate e quindi un maggiore potere esfoliante.

I risultati estetici che conseguono all’applicazione dell’acido glicolico sono apprezzabili sulla pelle sia del viso sia del corpo:

☆ la pelle è più levigata e luminosa;

☆ scompaiono le rughe più fini e si attenuano in modo evidente quelle più profonde;

☆ si schiariscono le macchie melaniche;

☆ migliorano l’idratazione e il tono della pelle per la stimo- lazione dei fibroblasti che producono acido ialuronico, collagene ed elastina.

Nelle pelli grasse, questo acido regola l’ipersecrezione sebacea, sbloccando i pori ostruiti.

Per ottenere buoni risultati ed evitare rischi, bisogna fare particolare attenzione alla percentuale di acido glicolico presente nel prodotto da usare. Infatti gli effetti variano in base alla concentrazione del prodotto: ☆ fino al 10% sono blandamente leviganti;

☆ con una percentuale del 12% si ottengono buoni risultati nel pieno rispetto dell’integrità della pelle e il trattamento può essere applicato anche dalle estetiste;

☆ dal 16% in poi, per effettuare l’intervento è richiesta una buona competenza professionale;

☆ oltre il 30% è necessario l’intervento del medico specialista.

Occorre tenere conto della concentrazione di acido nel prodotto utilizzato anche per valutare i tempi di posa e la frequenza dei trattamenti.

Deve essere valutato anche il pH del prodotto; l’acido glicolico puro ha pH 1 ed è quindi molto aggressivo per la pelle; diluito con una base alcalina, tipo glicolato di sodio, raggiunge un pH di poco inferiore a 5, con maggiori garanzie di innocuità.

Le reazioni allergiche conseguenti all’uso dell’acido glicolico sono molto rare; più frequenti sono invece lievi irritazioni, che scompaiono alleggerendo la concentrazione del prodotto.

Si consiglia, dopo ogni trattamento con acido glicolico, un’applicazione di crema alla propoli o di burro di karité e, se si è in periodi di esposizione solare, una crema solare ad alta protezione.

Altri idrossiacidi

Il gruppo di idrossiacidi comprendente l’acido malico, l’acido lattico, l’acido tartarico e l’acido citrico ha un’efficacia ridotta rispetto all’acido glicolico. Questi acidi agiscono sulla desquamazione dei corneociti e in particolare sui legami che li tengono uniti; più questi legami sono saldi, minore è la desquamazione e il conseguente rinnovamento cellulare. L’effetto degli idrossiacidi su questo precesso è diverso a seconda della concentraione utilizzata:

☆ a bassa concentrazione, questi acidi allentano leggermente i legami cellulari, favorendo l’idratazione e la plasticità cutanea;

☆ a concentrazione più alta, essi rompono i legami favorendo il processo di esfoliazione della pelle; la perdita delle cellule corneificate superficiali stimola la matrice a produrre cellule nuove; il risultato è un ringiovanimento della pelle.

Gli idrossiacidi sono utilizzati anche come prodotti cosmetici in concentrazione dal 2 al 15%.

Le fonti di alcuni idrossiacidi 

☆ L’acido malico è presente soprattutto nelle ciliegie, nelle mele e nei succhi d’uva e di arancia.

☆  L’acido lattico è contento, oltre che nel latte fermentato, nell’ananas, nel mirtillo, nel carciofo.

☆ L’acido tartarico si trova soprattutto nel succo d’uva.

☆ L’acido citrico è presente negli agrumi in genere.