La disidratazione della pelle…Le manifestazioni esterne dell’ invecchiamento…

La disidratazione della pelle

Disidratazione

Il 60% del tessuto cutaneo è costituito da acqua, quasi 3 kg di liquido che concorre ad assicurare salute e vitalità all’organismo. II 70% dell’acqua contenuta nella cute è
localizzato nel derma, la sede dei processi e degli scambi
metabolici; il restante 30% staziona nell’epidermide, soprattutto nel suo strato corneo, il più superficiale. Il derma è quindi un grande deposito di riserve idriche, con la
funzione di rifornire la soprastante epidermide che, essendo priva di una propria circolazione, non è in grado di
riparare in modo autonomo alle perdite di acqua.

Per la sua struttura e la sua posizione, è invece l’epidermide
il vero regolatore dell’idratazione cutanea; ciò è possibile
grazie alla presenza nei suoi strati di prodotti igroscopici, cioè
in grado di trattenere l’acqua, come I’FNI ( fattore naturale
di idratazione), vale a dire un complesso di elementi formato da residui biologici e della secrezione (urea, minerali vari, eccetera), e il PCA (acido pirrolid-2-on-5-carbossilico).

Attraverso la sudorazione e la perspiratio insensibilis (ovvero l’eliminazione continua e insensibile di acqua, che
avviene a livello della superficie cutanea) la pelle elimina circa 500 cc di acqua al giorno e in questo modo mantiene stabile la temperatura corporea; una parte di acqua resta però fissata allo strato corneo dell epidermide, attraverso l’azione dell’ FNI.
Questo fattore naturale di idratazione concorre, insiemne
con il film idrolipidico, a mantenere la corretta idratazione cutanea, attraverso I’ininterrotto ricambio cellulare e
un continuo apporto di acqua distribuita diversamente
nei vari strati della pelle.

Se l’acqua presente nella pelle diminuisce eccessivamente,
si verifica una condizione di disidratazione che provoca
un deterioramento della cute.

Al di là di una certa predisposizione genetico-costituzionale, che si manifesta fin dalla giovinezza con una scarsa
reazione ai trattamenti idratanti, i fattori che favoriscono
la disidratazione della pelle sono numerosi; alcuni di questi agiscono dall’interno dell’organismo, altri dall’esterno.
I più comuni sono:

☆alimentazione scorretta, povera di frutta e di verdura e
con scarso apporto di liquidi; ☆aggressioni esterne di tipo climatico: freddo, sole, vento;
☆aggressioni esterne nell’ambiente donestico: riscaldamento eccessIvo, aria secca;
☆aggressioni esterne di tipo chimico: saponi, detergenti
cutanei e cosmetici non adatti, inquinamento;
☆esposizione eccessiva ai raggi soları, senza opportuna
protezione cutanea;
☆utilizzo improprio delle apparecchiature abbronzanti;

☆abuso di medicinali applicati sulla cute o assunti per via interna (diuretici, eccetera).

Come spesso si verifica nelle persone anziane, la disidratazione della pelle può essere causata anche dalla scarsa
attività delle ghiandole sebacee e sudoripare.

MALATTIE DELLA PELLE E DISIDRATAZIONE

Uno stato di disidratazione, che permane anche dopo la guarigione favorendo l’invecchiamento cutaneo, è tipico di alcune
malattie della pelle per esempio, è frequente nell’eczema, che
può lasciare la pelle ruvida e soggetta a spaccature; nell’ittiosi,
una malattia cutanea con anomalie della cheratinizzazione a
causa della quale la pelle non riesce a trattenere acqua e si presenta ruvida e ricoperta di squame grigiastre soprattutto in corrispondenza degli arti e del tronco; nella psoriasi, collegata a un
processo di rinnovamento cellulare molto più vivace del normale che interessa l’epidermide di zone anche vaste del corpo e,
spesso, del cuoio capelluto. La pelle psoriasica è delicata, irrita-
bile, molto secca e predisposta all invecchiamento precoce nelle aree colpite.