Le manifestazioni esterne dell’ invecchiamento…La dislocazione delle rughe e dei rilasciamenti cutanei…

I rilasciamenti cutanei

Rughe

I rilasciamenti cutanei sono collegati alla perdita di tonicità della pelle nei suoi tre strati (epidermide, derma, tessuto sottocutaneo) ma, spesso, anche a quella dei tessuti
sottostanti (fasce e muscoli). Il rilasciamento della cute è
particolarmente inestetico quando si presenta nel viso,
con la caduta delle guance e l’abbassamento delle palpebre, oppure nel collo, dove la pelle si può presentare particolarmente afflosciata.
Altre zone corporee soggette a fenomeni di rilasciamento sono: ☆la zona mammaria, con la caduta e l’afflosciamento dei
seni;
☆la zona dell’addome sotto l’ombelico, che si può, in casi estremi, ripiegare a grembiule;
☆la zona glutea, che può  presentare il quadro caratteristico delle ‘natiche cadentí.

La dislocazione delle rughe e dei rilasciamenti cutanei

La zona oculare

Con il suo rivestimento cutaneo molto delicato è facile
preda di inestetismi.
Oltre alle già ricordate ‘zampe di gallina’, situate all’angolo esterno dell’occhio e legate al continuo strizzamento
degli occhi, per questa zona hanno notevole rilievo le
‘borse sotto gli occhi‘ e le palpebre cadenti.

☆ Le prime sono collegate a un accumulo di liquidi in un
contesto di stanchezza psicofisIca (abuso di alcol, cibo e nervini, stress, perdita di sonno), ma possono anche essere causate da un eccesso di grasso che si accumula in questa zona.
☆Le seconde sono collegate ai ripiegamenti della pelle
delle palpebre che ha perso tonicità.

La fronte

Può essere sede di rughe sia orizzontali sia verticali.

☆Le prime hanno uno sviluppo leggermente arcuato e
possono essere in numero vario, in genere 5-6, distanziate di pochi millimetri; lateralmente possono spingersi fino alle tempie e all’attaccatura dei capelli sopra l’orecchio.

☆Le seconde sono dislocate alla radice del naso e a volte
sono attraversate da rughe orizzontali.

La regione delle labbra

Presenta una serie di rughe a raggiera che contorna il labbro superiore. Agli angoli delle labbra possono presentarsi rughe a forma di parentesi.

Le guance

Sono spesso sede di una fitta ragnatela rugosa che interessa
soprattutto i soggetti oltre i 60 anni, la cui pelle ha subito i
danni di un’esposizione solare continuata; si tratta della
‘pelle a lupo di mare’: la cute si presenta anaelastica e disidratata. Caratteristico di questa area del viso è anche l’inestetismo noto come ‘guance cadenti’; esso è collegato a un’ipotonia dei muscoli della guancia che ne provoca lo scivolamento verso il basso; lo spostamento del complesso muscolo cutaneo della guancia causa le rughe nasogeniene che,
partendo dai lati del naso, arrivano agli angoli delle labbra.

Il mento

Può essere sede di rughe e presentare, con il rilasciamento della pelle nella zona sottomentoniera e l’accumulo di
grasso, il cosiddetto ‘doppio mento’.

Il collo

Dimostra spesso un grado di invecchiamento addirittura superiore a quello del viso. La causa di tale fatto risiede
a volte nelle scarse cure, e sempre nelle caratteristiche
strutturali di quest’area cutanea. Queste particolarità si identificano in:
☆un film idrolipidico scarso; ☆un’epidermide più sottile rispetto a quella del viso:
☆un derma e un tessuto sottocutaneo decisamente scarsi e una muscolatura (il muscolo platisma) piatta e decisamente ridotta come numero di fibre;
☆una scarsa dotazione in cellule melanofore, poiché ciò
rende la pelle più attaccabile dai raggi ultravioletti.
Se a tutto questo si aggiungono la notevole mobilità del
collo, con i conseguenti stiramenti e le distensioni della
pelle, e le frequenti flessioni in avanti della testa (che
provocano i ripiegamenti della cute), si può capire la ragione del facile deterioramento e degli inestetismi che
colpiscono la pelle del collo. Inoltre essa è in genere meno curata e protetta rispetto a quella del viso, malgrado
la sua sensibilità agli agenti aggressivi, come i raggi ultravioletti, gli sbalzi termici, il vento e lo smog, che aggravano il deterioramento legato al trascorrere degli anni.
Le flessioni in avanti della testa e la pelle rilasciata per effetto della forza di gravità provocano quelle tipiche rughe, disposte a girocollo I’una sull’altra, chiamate comunemente ‘collana di Venere’. La mano

È un indispensabile organo prensile e un raffinato strumento di comunicazione, dotato di una straordinaria
capacità  percettiva. Purtroppo essa è anche una delle parti
del corpo più esposte ai danni del tempo e alle aggresioni esterne quali il sole, il freddo, i saponi, i detersivi, la nicotina, eccetera.
Alle patologie inestetiche (poliartrite reumatoide, psoriasi,
verruche) che possono colpire la mano nell’età media e avanzata, si affiancano le manifestazioni tipiche dell’invecchiamento: rugosità, tipiche del dorso; disidratazione;
neoformazioni melaniche.
La mano invecchiata si presenta disidratata, con rugosità
in corrispondenza delle nocche delle dita, che si eviden-
ziano tenendo la mano e le dita iperestese. Queste rughe
sono legate a un atteggiamento abituale di iperflessione
della mano e delle dita, facile a riscontrarsi in soggetti tesi, in perenne stato di allerta, che hanno spesso le mani in
posizione di semichiusura e, di notte, chiuse a pugno.
Le mani possono presentare anche ipercheratosi, un ispessimento della pelle che si manifesta soprattutto sul palmo
della mano, collegata al loro utilizzo abituale in lavori
manuali.