Alterazioni dell’equilibrio psicofisico.Le modificazioni dei ritmi biologici.

Alterazioni dell’ equilibrio psicofisico

Stress

Poiché la pelle è lo specchio della condizione metabolica e psicofunzionale dell’organismo, per la sua salute e la sua integrità è indispensabile mantenere un buon equilibrio tra corpo e psiche.

Il mancato rispetto dei ritmi biologici, quello di sonno-veglia in particolare, danneggia la pelle, così come lo stress prolungato nel tempo e gli atteggiamenti mentali negativi.

Lo squilibrio psicofisico crea veri e propri veleni’ che si depositano nell’organismo e che la cute riflette poi all’esterno come uno specchio.

Le modificazioni dei ritmi biologici

L’alternanza di fasi di attività e di riposo è una caratteristica di tutti i processi vitali. Di conseguenza, anche la vita dell’uomo è scandita da ritmi biologici in gran parte regolati su quelli cosmici:

☆i ritmi circadiani (giornalieri), che sono regolati con i movimenti terrestri;

☆i ritmi mensili, regolati con quelli lunari;

☆i ritmi annuali, in relazione con il moto terrestre intorno al sole;

☆i ritmi pluriennali, regolati con l’attività solare.

Ogni esistenza ha una propria costellazione di attività che si susseguono ritmicamente, e il mantenimento del giusto ritmo è necessario all’equilibrio delle funzioni vitali. Per la salute dell’organismo e della pelle sono molto importanti i ritmi alimentari e, soprattutto, il ritmo di sonno-veglia.

Il sonno fisiologico, lungi dall’essere una condizione puramente passiva, è una tappa indispensabile per la salute della pelle. Infatti, durante questa fase si reintegrano le riserve di energia e si attivano i processi di riparazione e di ricostruzione cellulare.

I corpi lamellari e la cheratoialina, per esempio, destinati rispettivamente alla costruzione della struttura esterna della cellula e del cemento cellulare, vengono prodotti proprio durante il sonno.

Inoltre, durante il riposo notturno, mentre la temperatura corporea e la funzione respiratoria si riducono, si incrementa la produzione ipofisaria dell’ormone somatotropo (l’ormone della giovinezza). Questo ormone allevia la stanchezza e favorisce la sintesi del materiale proteico indispensabile per la proliferazione cellulare, che ha la sua punta massima nelle prime ore del sonno, per poi decrescere fino al risveglio.

Di conseguenza, se i tempi di riposo notturno vengono ridotti, la pelle assume un aspetto meno fresco e, se la condizione di sonno insufficiente si prolunga nel tempo, compaiono borse sotto gli occhi e afflosciamenti delle palpebre.

Anche il lavoro notturno, comune per molte categorie di lavoratori, è fonte di notevoli problemi psicofisici; irritabilità e nervosismo sono le manifestazioni più evidenti di un disagio che in realtà interessa numerose funzioni e organi, non ultima la pelle.

Per la cute è dannoso anche il sonno indotto per mezzo di farmaci, che rallenta i processi rigenerativi delle cellule.

Ancora più dannosi sono gli interventi per prolungare artificialmente lo stato di veglia, come l’abuso di caffe, tè, bevande a base di cola e amfetamine.

L’influenza dello stress

Per stress si intende qualsiasi situazione in grado di provocare disagio all’organismo e a cui corrisponde una reazione di difesa.

Se gli stimoli e le reazioni si mantengono entro certi limiti generano nel soggetto reazioni positive, si parla di eustress, una condizione che può risultare benefica per l’organismo.

Se gli stimoli e le reazioni superano certi limiti e sono prolungati nel tempo, ne risultano situazioni che possono essere dannose per l’equilibrio psicofisico del soggetto  (distress).

Lo stress stimola, tramite il sistema neurovegetativo simpatico, le ghiandole surrenali. Il risultato di questa stimolazione è una secrezione di adrenalina (un ormone che svolge la funzione di mediatore chimico della trasmissione nervosa del sistema simpatico), con la conseguente attivazione dei sistemi di difesa dell’organismo.

A tale scopo la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei distretti corporei predisposti alla difesa aumentano, mentre si riducono in tutti gli altri distretti, pelle compresa.

Se lo stress è continuativo, le capacità rigeneratrici della pelle si riducono; essa diventa inoltre maggiormente esposta all’azione negativa dei radicali liberi, che ne favoriscono l’invecchiamento precoce.

ATTENZIONE ALLE EMOZIONI

Le emozioni sono moti dell’animo inarrestabili, che si presentano accompagnate da reazioni e modificazioni fisiche che le rendono percettibili. Uno stato di rabbia provoca, per esempio, una tensione della muscolatura striata, un’accelerazione del bat- tito cardiaco e un aumento della frequenza del respiro.

Rabbia, ira, ansia, paura, ma anche atteggiamenti mentali ne- gativi, esercitano sull’organismo un’azione identica a quella dello stress.

Pare invece che le emozioni positive, come il piacere e la gioia, l’allegria e il buon umore, intervengano sulla pelle come veri e propri agenti rigeneranti.

Ripristinare l’equilibrio psicofisico

Una corretta condotta di vita permette di rallentare il
processo fisiologico di invecchiamento della pelle. Eliminare o ridurre il più possibile fumo, alcolici, nervini, adottare un’alimentazione sana e congeniale, rispettare i
ritmi biologici, soprattutto quello di sonno-veglia, eliminare lo stress, o ridurne l’impatto negativo che ha sull organismo, sono i passi da compiere per raggiungere un
buon equilibrio psicofisico.

Sull’equilibrio psicofisico incide soprattutto lo stress. Per
attenuarlo sono indicate pratiche di rilassamento, come il
biofeedback, lo yoga, il tai chi chuan, la meditazione, il training autogeno, eccetera.