Il nero nella moda…L’eclettismo del nero…

Il nero.

Il nero è il colore corrispondente all’impressione visiva che viene sperimentata quando nessuna luce visibile raggiunge l’occhio.

I pigmenti che assorbono la luce piuttosto che rifletterla danno luogo al “nero”. Possono essere ottenuti anche per mescolanza attrattiva di diversi pigmenti che, complessivamente, assorbano tutta la luce di ogni colore. La sostanza artificiale più nera che si conosce è il vantablack, che assorbe il 99,965% della radiazione luminosa.

E’ il colore del buio, della morte, del male e del mistero, ci parla del vuoto, del caos e delle origini, è controbilanciato dal suo opposto, il bianco, simbolo di luce.

Il nero era il colore di SATURNO dio dell’implacabile scorrere del tempo onorato a Roma nei Saturnali la festa di fine anno che coincideva con la morte e la rinascita del SOLE, il cui rito esprimeva l’imperativo naturale per il quale il veccho ordine deve morire per dare origine al nuovo creando un ciclo infinito di morte e rinascita, anche se a livello più profondo la festa dei saturnali ci fa associare il colore nero alla comprensione che morte e rinascita sono fasi transitorie di una più ampia continuità.

Il nero nella moda.

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Attualmente il colore nero ha assunto un significato particolare nel mondo della moda, infatti neri sono gli abiti da sera, quelli degli attori e spesso dei registi, in questo caso il nero sottolinea la silhouette o dà maggiore importanza alla persona come nel caso di cabarettisti e attori, ma soprattutto il nero esotericamente come socialmente indica la volontà di andare contro la massa e il non voler seguire le linee guida dettate dalla società per percorrere invece la strada della propria volontà, cosa che accade spesso in età adolescenziale ed ecco perché molti adolescenti per un periodo della propria vita si vestono con abiti neri o seguono mode che inneggiano all’uso del colore nero.

Colore del lutto. In Occidente,Ma non in tutto il mondo. In Cina e in India per esempio il colore del lutto è il bianco.

Colore aristocratico.Moda iniziata nel ‘400 dal duca di Borgogna,Filippo II Buono,alla morte del padre assassinato.

Colore seducente. Fatale, irrequieto, aggressivo, in contrasto con la luminosità dell’ incarnato.

Colore romantico. Espressione della malinconia dell’ anima, femminilità introversa. Associazione tra misticismo e sottile erotismo.

Colore intellettuale. Film Rouge di tutti i creativi – cinema, moda, pubblicità – per distinguersi in una sorta di nuova casta.

Colore nichilista. Esistenzialista, lato più oscuro della psiche,legame intimo con la morte e il nulla.

Colore elegante. Classico tubino creato da Coco Chanel per un’icona dell’ eleganza intramontabile, adatto per ogni occasione e per ogni tipo di donna.

Colore maschile. Consigliato già nel ‘500 come colore dei gentiluomini da Baldassarre Castiglione, maestro di eleganza e buone maniere.

Colore servile. Icona dei grembiuli da lavoro, nelle mezze maniche di scrivani e contabili, uniformi della servitù.

Colore autoritario. Il nero delle divise per dominare, dirigire, intimorire.

Colore antagonista. Neo-gotico, feticista e sadomaso, pulp, perverso, esplora il senso oscuro del male e della sua potenza.