Le tecniche di respirazione. L’ aiuto delle terapie dolci…
Le tecniche di respirazione
La respirazione è una funzione allo stesso tempo volontaria e involontaria ed è quindi un elemento ideale per manifestare, attraverso una funzione del corpo, una condizione emotiva.
Quando il respiro è frequente e superficiale esprime tensione o paura, e quindi un atteggiamento di chiusura verso il mondo; se è lento e regolare indica apertura al mondo esterno.
Risulta evidente l’importanza del controllo del respiro, non solo per favorire il maggior apporto di ossigeno e di energia (secondo lo yoga, il respiro è il conduttore dell’energia vitale, il prana), ma anche per ottenere il dominio delle emozioni.
Infatti il controllo delle emozioni si ottiene soprattutto osservando e modificando il respiro in modo cosciente.
Per potenziare il respiro bisogna ridurne la frequenza e aumentarne l’ampiezza. L’ampiezza del respiro, che corrisponde a un maggior introito di ossigeno a ogni atto respiratorio, si ottiene allargando maggiormente, a ogni inspirazione, la gabbia toracica.
Per ottenere buoni risultati è necessario respirare con il diaframma, ovvero il muscolo piatto che divide la cavità toracica da quella addomlinale, passando dalla comune respirazione costale e clavicolare, più superficiale, a un tipo completo di respirazione che impegni soprattutto questo muscolo, con la conseguente espansione della base polmonare.
Una condizione di maggior tonicità e freschezza della pelle è la più evidente manifestazione di un recupero della funzione respiratoria.
La respirazione yoga
La respirazione yoga (pranayama) ricarica l’organismo, oltre che di ossigeno, di prana, vale a dire di energia vitale. Attraverso questa tecnica la persona prende coscienza del respiro, i cui vari momenti devono essere presenti in ogni istante nella mente: durante la fase di inspirazione si introducono ossigeno ed energia vitale; durante la fase di espirazione vengono eliminati anidride carbonica e fattori negativi sia fisici sia mentali.
Questa respirazione è di tipo diaframmatico; lo yoga insegna infatti a controllare i muscoli dell’addome, in modo che il diaframma comprima i visceri, favorendo lo scarico della circolazione addominale.
Lo yoga prevede anche altri tipi di respirazione, utilizzati per ottenere risultati particolari; per esempio la respirazione a narici alternate, che impone di inspirare da una radice e di espirare dall’altra, che stabilizza le funzioni neurovegetative.