Sos acne di primavera
Entriamo nella stagione peggiore per chi soffre di questo problema della pelle.
Come curarlo con aiuto di retinici, esfolianti, omeopatia e igiene? Scopriamolo insieme…
Per chi soffre di acne, il periodo primavera/estate è tra i peggiori.La pelle, infatti, sensibile ai cambi di stagione, sembra doversi liberare all’improvviso dalle tossine accumulate durante l’inverno. Dando via libera ad un’autentica “esplosione” di brufoli, punti neri ed altri inestetismi. Ma ovviamente a tutto c’è un rimedio, sia con la medicina tradizionale sia con i trattamenti omeopatici. Partiamo dall’inizio.
Che cos’è l’ acne?
Si tratta di un disturbo della pelle che può colpire gli adolescenti (inizio della pubertà) e i giovani adulti. Si distingue così:
☆un’ acne giovanile e
☆un’ acne tardiva.
La predisposizione familiare (predisposizione alla pelle grassa), eccessiva produzione ormonale (testosterone), disturbi intestinali (stitichezza), eccessiva emotività, frustrazione, rabbia.
Ma poi intervengono fattori esterni come:
☆le condizioni igieniche scarse,
☆l’inquinamento ambientale,
☆i disordini dell’alimentazione (dieta errata;eccesso di grassi, dolci e latticini),
☆lo stress (esami,lavoro, famiglia).
La terapia: retinoidi, antibiotici, cortisonici.
L’approccio medico convenzionale prevede l’uso contemporaneo di più farmaci per poter agire sulle diverse componenti della malattia:
•retinoidi (acido retinoico)
•antibiotici
•cortisonici
•cheratolitici
•esfolianti
•anti-androgeni.
L’acido retinoico, derivato della vitamina A, agisce impedendo la formazione dei comedoni e delle cisti che sono alla base dell’ acne; è un trattamento specifico ed efficace che ha diversi effetti collaterali, ma solo se assunto come terapia orale, mentre resta valido e con meno controindicazioni se utilizzato come terapia topica in lozione.
Il trattamento a base di retinoidi topici rappresenta, infatti, la terapia convenzionale di prima linea nella cura dell’ acne anche se richiede tempi di trattamento prolungati, perché inizialmente provoca irritazione cutanea e un peggioramento dell’acne che può durare qualche settimana.L’azione terapeutica è visibile dopo 1-2 mesi di trattamento e può essere integrata da sostanze ad azione esfoliante, la principale delle quali è l’acido glicolico.
Gli antibiotici possono essere impiegati sia nella terapia topica sia per via orale nelle forme di acne più gravi.
Nelle donne è frequente la prescrizione degli estro-progestinici (pillola contraccettiva) per bilanciare l’assetto ormonale.
L’aiuto di peelingua, laser e…omeopatia…
La cura non farmacologica dell’ acne riguarda i metodi per ridurre o eliminare le cicatrici dovute all’acne.Sono essenzialmente basati su peeling, uso di fillers o riempitivi e laserterapia.
Restando in tema di terapie,una valida alternativa è quella offerta dai complessi omeopatici. Sapendo bene che se si vuole seguire un trattamento di questo tipo, sono soprattutto i sintomi che devono definire i rimedi (quindi molto individualizzati) e non la patologia cutanea in se.È opportuno farsi valutare da un medico-omeopata per confermare la diagnosi, personalizzare la terapia, utilizzare i corretti rimedi e decidere diluizioni, tempi di somministrazione degli stessi.
A volte è sufficiente l’utilizzo di un singolo rimedio omeopatico scelto a base al biotipo costituzionale, al tipo di lesione e alla sede principalmente colpita, per risolvere il problema dell’acne.In altre situazioni è necessario utilizzarne più di uno.